Sono 5 le nuove emissioni quotate di ammontare fino a EUR 50M in questi secondo trimestre del 2020. Arriviamo così a un totale di 340 strumenti per un controvalore di EUR 2.264M. Il rallentamento dell'attività economica dei mesi passati si riflette ancora sui volumi, ma non mancano segnali decisamente positivi.
Dei cinque emittenti del trimestre, tre avevano già fatto ricorso ai minibond nel passato, il che conferma l’efficacia di questo strumento nel sostenere percorsi di crescita delle PMI italiane. Efficace e accessibile: le statistiche sul fatturato evidenziano un progressivo ricorso anche da parte di imprese di dimensione minore. Infatti, il fatturato medio degli emittenti del secondo trimestre 2020 è pari a € 34,1M, contro € 85,9M di media storica del mercato.
La fotografia del mercato al 30.06.2020
- Al 30.06.2020 i minibond collocati sul mercato regolamentato gestito da Borsa Italiana hanno raggiunto quota 340, per un controvalore complessivo pari a EUR 2.264M.
- Di queste risultano ancora in essere 161 emissioni, per un controvalore di EUR 1.108M(considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Nel restante arco del 2020 sono in scadenza 18 emissioni, per un controvalore all’origine di EUR 149M.
- Le nuove emissioni di minibond del trimestre sono leggermente aumentate rispetto a quelle del precedente (5 contro 4), anche se l'ammontare è più che dimezzato (EUR 15M contro EUR 36M).
- Rispetto a quanto registrato al 31.03.2020, si mantengono stabili sia il taglio medio che la cedola media (EUR 6,62M e 5,00%, rispettivamente).
Identikit dei minibond (taglio fino a EUR 50M):
- Taglio medio EUR 6,62M
- Scadenza media: 4,9 anni
- Struttura del rimborso: 47% bullet (tutto a scadenza) / 53% con piano di ammortamento
- Cedola media annua: 5,00%
- Fatturato medio emittente: EUR 85,9M
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