Il Barometro Minibond: Dati al 31.03.2023 - Azimut Direct

Dopo un 2022 record – caratterizzato da ben 302 emissioni per un controvalore complessivo di oltre EUR 1,7Mld – il primo trimestre del 2023 mostra una riduzione del numero delle emissioni, solamente 17 (di cui una quotata sul segmento ExtraMOT Pro3 di Borsa Italiana) per un controvalore complessivo pari a EUR 110,3M.
Nonostante questa contrazione, è stato superato un importante traguardo: quello delle 1.500 emissioni dal 2014 ad oggi, con oltre 1.000 aziende che hanno deciso di ricorrere allo strumento.

I valori medi dei minibond emessi durante l’ultimo trimestre sono i seguenti:

  • Taglio EUR 6,9M;
  • Cedola annua 7,11%;
  • Scadenza 4,4 anni.

 

I dati di mercato negli ultimi 5 anni

Dal 2018 ad oggi (arco di tempo su cui concentriamo la nostra analisi) i minibond emessi in totale sono stati 1.186, di cui 150 quotati sul segmento ExtraMOT Pro3 e 1.036 collocati privatamente, per un controvalore totale di circa EUR 7,0Mld.

Di seguito le caratteristiche medie delle emissioni dal 2018 ad oggi:

  • Taglio EUR 6,1M;
  • Cedola annua 4,43%;
  • Scadenza 5,6 anni.

Taglio e scadenza media rimangono sostanzialmente stabili a quanto già presentato nei precedenti numeri del Barometro, la cedola annua invece è aumentata rispetto al valore registrato al 31.12.2022 (4,36%). 

Si osserva una sempre crescente numerosità delle emissioni a tasso variabile: nel 2022 e nel primo trimestre del 2023 quasi il 50% delle emissioni (152 titoli su 319 totali) sono caratterizzate da una cedola variabile, in genere indicizzata all’Euribor.

Altra tipologia di cedola variabile è riscontrabile nei Sustainability-Linked Bond, obbligazioni che vengono emesse per finanziare strategie aziendali incentrate sui Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 dell’ONU. Questi strumenti prevedono meccanismi di riduzione del tasso cedolare al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità prefissati all’emissione quali, ad esempio, la riduzione delle emissioni di CO2, l’incremento delle quote di energia rinnovabile utilizzate o l’ottenimento di rating ESG da parte di agenzie indipendenti.

Per quanto riguarda la localizzazione geografica, il 71% circa delle emissioni si concentra in cinque regioni: Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna, Piemonte, Campania per un controvalore pari a circa EUR 5,0Mld.

Infine, per quanto riguarda la concentrazione settoriale, la maggior parte dei minibond è stata emessa da imprese industriali, con 214 emissioni per un ammontare totale superiore a EUR 1,2 Mld.

 

Il punto di vista Azimut Direct

Nonostante un primo trimestre del 2023 caratterizzato da una contrazione delle emissioni, i numeri record registrati nel 2022 confermano la bontà dello strumento minibond per le PMI italiane ad alto potenziale di sviluppo. Il Gruppo Azimut è in prima linea quando si parla di economia reale, come evidenziato dai risultati del primo trimestre 2023, che indicano un investimento sui private markets per EUR 6,7Mld (circa il 12% delle masse gestite), in crescita del 5% rispetto quanto registrato a fine 2022.

Il focus sull’economia reale e sul finanziamento delle PMI è uno dei punti cardine della strategia del Gruppo e Azimut Direct è un elemento centrale in questo senso: il nostro obiettivo è quello di costruire un ponte tra gli investitori istituzionali e le PMI italiane, andando quindi a facilitare l’accesso di queste ultime ai mercati dei capitali.

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Analisi
3 minuti
18.04.2023
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