I minibond sono strumenti finanziari emessi da piccole e medie imprese con l'obiettivo di raccogliere capitali sul mercato per finanziare progetti di crescita, ristrutturazioni aziendali o altre necessità strategiche. Fanno parte della finanza complementare, ossia rappresentano un'alternativa ai tradizionali canali di finanziamento bancario, permettendo alle PMI di diversificare le proprie fonti di capitale e di accedere a una base più ampia di investitori.
Ma come sta andando il mercato dei minibond in Italia e come si chiude il primo semestre 2024?
Scenario attuale del mercato dei minibond in Italia
Nel primo semestre del 2024, il mercato dei minibond in Italia continua a mostrare segnali di contrazione rispetto all'anno precedente. In particolare, sono stati emessi 26 minibond, a fronte dei 67 emessi nello stesso periodo del 2023. Il valore complessivo di queste emissioni ammonta a circa 146 milioni di euro. Tra questi, solo 8 minibond sono stati quotati sul mercato ExtraMOT Pro3, confermando una preferenza per i mercati privati.
Una delle tendenze emergenti nel 2024 è l'aumento delle emissioni a tasso variabile. Circa il 34% dei minibond emessi nel primo semestre dell'anno è legato all’Euribor, riflettendo probabilmente un adeguamento delle imprese all’attuale contesto di incertezza sui tassi di interesse.
Analisi storica del mercato
Dal 2014, anno di nascita del mercato dei minibond in Italia, sono stati emessi complessivamente 1.708 minibond, per un controvalore superiore a 10,7 miliardi di euro, con 1.183 emittenti unici. Analizzando i dati degli ultimi sei anni, si evidenzia che sono stati emessi 1.385 minibond, per un controvalore totale di oltre 8 miliardi di euro.
In media, il taglio di un minibond è pari a 6,1 milioni di euro, con una cedola media del 4,57% per le emissioni a tasso fisso e una durata media all’emissione di 5,7 anni. È interessante notare che il 64% delle emissioni ha un taglio inferiore a 5 milioni di euro, il che sottolinea la funzione di questi strumenti come mezzi di finanziamento per piccole e medie operazioni aziendali.
Dal punto di vista geografico, il 70% delle emissioni si concentra in cinque regioni italiane: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte. Questa distribuzione riflette la densità economica e la presenza di PMI dinamiche in queste aree.
Dal punto di vista settoriale, il comparto più attivo è quello dell’Industria, con 247 emissioni, per un totale di oltre 1,4 miliardi di euro.
Il punto di vista Azimut Direct
La riduzione delle emissioni di minibond, iniziata già nel 2023, è stata probabilmente influenzata dal permanere di tassi di interesse elevati, sebbene a giugno 2024 ci sia stato un segnale positivo per il mercato, con la BCE che ha ridotto i tassi di uno 0,25%.
Considerando che le imprese necessitano di capitali per sostenere la propria crescita, è lecito aspettarsi un incremento nell'uso di strumenti di finanza alternativa, come i minibond, nella seconda metà dell’anno.