Sono 4 le nuove emissioni quotate di ammontare fino a EUR 50M in questi primi tre mesi del 2020. Arriviamo così a un totale di 335 strumenti per un controvalore di EUR 2.249M. Un inizio anno sottotono che riflette l’attuale situazione di incertezza dei mercati causata dal coronavirus e che potrebbe farci prevedere ancora per il secondo trimestre volumi ridotti rispetto a quelli dell’anno precedente.
Lo strumento dei minibond rimane in ogni caso una importante fonte di finanziamento complementare al credito bancario, che potrà rappresentare un’importante porta di accesso al mercato del credito per le PMI, specie in presenza di eventuali difficoltà dei canali di finanziamento tradizionali.
La fotografia del mercato al 31.03.2020
- Al 31.03.2020 i minibond collocati sul mercato regolamentato gestito da Borsa Italiana hanno raggiunto quota 335, per un controvalore complessivo pari a EUE 2.249M milioni di Euro.
- Di queste risultano ancora in essere 168 emissioni, per un controvalore di EUR 1.183M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Nel restante arco del 2020 sono in scadenza 27 emissioni, per un controvalore all’origine di EUR 217M.
- Le nuove emissioni di minibond del trimestre sono diminuite rispetto a quelle del precedente (4 contro 18) e anche l'ammontare risulta inferiore (EUR 36M contro EUR 61M).
- Rispetto a quanto registrato al 31.12.2019, sostanzialmente stabile sia il taglio medio, pari a EUR 6,67M, sia la cedola media, pari al 5,00%.
Identikit dei minibond (taglio fino a EUR 50M):
- Taglio medio EUR 6,67M
- Scadenza media: 4,9 anni
- Struttura del rimborso: 47% bullet (tutto a scadenza) / 53% con piano di ammortamento
- Cedola media annua: 5,00%
- Fatturato medio emittente: EUR 88,7M
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