Investire in Borsa: come iniziare

Quando si parla di investire in Borsa si pensa automaticamente all’acquisto di azioni, che sono peraltro la merce principale qui scambiata. Prima però di passare a vedere come fare, nella pratica, ad acquistare ad esempio azioni Amazon, capiamo come funziona la Borsa e come è strutturata.

Cos’è la Borsa?

La Borsa valori o più comunemente, Borsa, è un sistema di scambi organizzato e regolamentato in cui vengono negoziati strumenti finanziari legati ad asset di vario genere, quali ad esempio titoli di credito (azioni) e di debito (obbligazioni), valute, materie prime, metalli preziosi e altri prodotti più complessi come derivati (futures, opzioni e covered warrant) o ETF (ovvero quote di fondi indice).

Come funziona la Borsa

Le azioni sono titoli di credito emessi da una società per raccogliere capitali sul mercato. Nella pratica, quando si acquista una azione si acquisisce una quota della società emittente. Inizialmente queste quote sono collocate sul mercato primario tramite le cosiddette IPO, acronimo di Initial Public Offering (Offerte Pubbliche Iniziali, in italiano). Successivamente, gli investitori possono smobilizzare la loro posizione ed essere sostituiti da altri investitori tramite operazioni di compravendita sul mercato secondario.

Mentre sul mercato primario il prezzo è determinato da una banca d’affari, che stabilisce la forchetta iniziale di quotazione sulla base del valore della società, sul mercato secondario i prezzi si formano dall’incontro tra domanda e offerta.

Qualsiasi tipo di negoziazione è in ogni caso rigidamente regolamentata, per evitare ogni tipo di abuso. Le società quotate in Borsa devono sottostare a specifici obblighi di informazione e alla vigilanza della Consob. La Borsa, dal canto suo, deve garantire trasparenza, liquidità del mercato ed efficienza nell’esecuzione degli ordini di acquisto e vendita.

La Borsa di Milano: segmenti e principali indici di riferimento

In Italia la Borsa valori ha sede a Milano ed è oggi una società per azioni privata denominata Borsa Italiana SpA. Tre le date importanti:

  • 1808: nascita;
  • 1991: passaggio dalle contrattazioni “alle grida” al telematico (processo concluso nel 1994);
  • 1997: privatizzazione, con la costituzione di Borsa Italiana Spa e contemporanea chiusura delle ulteriori 9 Borse valori pre-esistenti (Roma, Trieste, Venezia, Napoli, Torino, Genova, Firenze, Bologna e Palermo).

Dal punto di vista azionario, Borsa Italiana conta oggi 4 distinti mercati:

  • MTA (Mercato Telematico Azionario): è il principale mercato in cui vengono negoziate le azioni di imprese a media e grande capitalizzazione, e conta 234 società quotate e una capitalizzazione di poco inferiore a EUR 500Mld (dati al 31.05.2020). Al suo interno, il segmento STAR è dedicato alle società di media capitalizzazione che si impegnano a rispettare specifici requisiti di liquidità, trasparenza informativa e corporate governance.
  • AIM Italia: sistema multilaterale di negoziazione (in inglese, Multilateral Trading Facility, o MTF) dedicato alle piccole e medie imprese italiane ad alto potenziale di crescita, nato nel 2009 a somiglianza del mercato AIM UK. Non essendo sottosto a vigilanza da parte della Consob, vengono meno gli obblighi di pubblicità previsti per l'ammissione all'MTA, il che rende molto più snello e conveniente il processo di quotazione. Per questo stesso motivo, è un mercato meno liquido e più rischioso, e per questo riservato agli investitori istituzionali.
  • MIV (Investment Vehicles Market): mercato regolamentato e dedicato alla quotazione di veicoli che investono in economia reale, principalmente Fondi d’Investimento Alternativi (FIA) chiusi.
  • EuroTLX Equity: segmento del sistema multilaterale di negoziazione EuroTLX che consente di negoziare in azioni e certificati rappresentativi di azioni appartenenti ai principali listini OCSE.

L’andamento di Borsa che viene commentato ogni giorno sui giornali è quello dato dall’indice FTSE MIB (Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa), il più significativo indice azionario di Piazza Affari, costituito dalle 40 società italiane quotate sull'MTA o sul MIV a maggiore capitalizzazione. Le azioni racchiuse nel paniere FTSE MIB rappresentano oltre l’80% della capitalizzazione complessiva e quasi il 90% del controvalore degli scambi.

Come iniziare e a chi rivolgersi per investire in Borsa?

Oggi la Borsa non è più, come in passato, un luogo fisico bensì un sistema elettronico costituito da una unità centrale, una rete di trasmissione dei dati e un insieme di terminali da cui operano gli intermediari, e in cui le quotazioni sono disponibili in tempo reale. 

Per investire in Borsa occorre occorre operare tramite un intermediario autorizzato, sia esso una banca o un broker specializzato che permette di acquistare e vendere azioni con maggiore autonomia tramite piattaforma on line. Per la gestione delle operazioni viene aperto un apposito conto titoli, con costi di gestione che variano a seconda dell’operatore, del tipo di contratto sottoscritto e dei mercati cui si vuole accedere. Se veramente si volessero acquistare azioni Amazon, occorre abilitare l’accesso al mercato USA Nasdaq, che garantisce una maggiore liquidità rispetto all’acquisto sul mercato italiano, dove il titolo è comunque trattato. 

Prima di iniziare a investire in Borsa è opportuno definire i propri obiettivi di investimento. In termini generali, la scelta è tra azioni che possono sperimentare elevati guadagni in conto capitale grazie a una crescita consistente in tempi anche molto brevi, e azioni che prospettano una rendita costante nel tempo attraverso l’incasso di dividendi (dati dalla parte di utile che spetta all’azionista, sulla base delle quote azionarie possedute) ma con un aumento di valore più contenuto e di lungo periodo. Nel primo caso occorre monitorare costantemente il proprio investimento, essere pronti a liquidare la propria posizione appena l’andamento rialzista si interrompe e essere consapevoli che a rapidi aumenti possono seguire senza preavviso bruschi crolli. Nel secondo caso, i guadagni sono forse minori (se non altro nel breve termine) ma il capitale è relativamente più protetto. 

Quindi, cosa fare per investire in Borsa oggi?

In definitiva, investire in Borsa conviene? E se conviene, su quali azioni bisogna puntare? Rispondere a queste domande non è semplice, soprattutto perché sono molti i fattori che entrano in gioco. Il già citato obiettivo dell’investimento, ma anche il capitale a disposizione, la propensione al rischio e soprattutto la conoscenza che si ha del mercato finanziario e delle sue dinamiche. I dati storici ci dicono che nel lungo periodo la Borsa cresce. Nel breve (inteso come un orizzonte di uno o due anni), è necessario procedere per piccoli passi, monitorare costantemente gli andamenti e farsi consigliare da operatori esperti. 

 

Il contenuto del presente articolo, redatto a cura di Epic SIM S.p.A. (oggi Azimut Direct), non intende costituire sollecitazione, offerta o raccomandazione per uso del risparmio privato.