Dalla nascita del mercato dei minibond ad oggi sono stati complessivamente quotati su Borsa Italiana 358 strumenti per un totale di 2370M. Considerando i rimborsi già avvenuti, la situazione al 30 giugno 2021 vede sul segmento ExtraMot Pro3 122 emissioni per un controvalore di EUR 886M.
I dati presentati in questo ultimo numero del Barometro Minibond - Market Trends curato da Azimut Direct in collaborazione con Business Support segnalano la progressiva flessione del fatturato medio delle emittenti e del taglio medio, mentre restano stabili le caratteristiche economiche che riguardano la cedola media (4,98%) e la maturity media (quasi 5 anni).
Identikit dei minibond (taglio fino a EUR 50M) al 30.06.2021
- Taglio medio EUR 6,6 M
- Scadenza media: 4,8 anni
- Struttura del rimborso: 47% bullet (tutto a scadenza) / 53% con piano di ammortamento
- Cedola media annua: 4,98%
- Fatturato medio emittente: EUR 84,3M
Le tendenze in atto
Veneto, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna sono le regioni più attive sul mercato in cui registriamo la maggior parte delle emissioni (64% per un controvalore di circa € 1.520M).
Il 58,1% delle emissioni fa riferimento ad imprese attive nei settori Power & Utilities (che da solo conta per quasi il 30% del totale emesso), Industrials e Financial Services.
Anche in questi trimestre come nel precedente si registrano rimborsi anticipati per complessivi EUR 10M, fenomeno verosimilmente legato a un tema di garanzie pubbliche e rinegoziazioni dei prestiti. Da qui a fine 2021 giungeranno a scadenza altre 13 emissioni, per controvalore all’origine di EUR 22M.
Il nostro punto di vista
I dati mostrano un recupero rispetto a inizio anno, e confermano la validità dello strumento minibond per finanziare la crescita, tanto per le imprese più strutturate quanto per quelle di dimensioni minori. Le emissioni quotate inoltre rappresentano solo parte dello scenario: ad oggi due emittenti su tre scelgono collocamenti privati o, più raramente, quotati su altri segmenti di mercato europei - a questo tema dedicheremo un approfondimento in uscita a fine mese.
Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: occorre oggi continuare a lavorare sulla creazione di un ampio ecosistema a supporto dell’economia italiana, in cui finanza tradizionale e fintech collaborino alla creazione di un marketplace per PMI ad alto potenziale.