Al convegno del 28.05.2019 "Finalmente una nuova stagione per finanziare le PMI?", organizzato da Class Editori, abbiamo raccolto il punto di vista di Prometeia sulle imprese.
Previsioni stabili sul 2019 per il manifatturiero, in un contesto operativo ancora fragile.
- Il ciclo degli investimenti (spinto negli anni precedenti soprattutto dalle misure di Industry 4.0) si è interrotto nel 2019, specie nei settori che avevano guidato la ripresa, e dove gli investimenti sono maggiormente cruciali: automotive, metallurgia, meccanica (in difficoltà per guerra dei dazi, depotenziamento del sostegno pubblico e andamento del commercio mondiale).
- Le previsioni sul fatturato si mantengono piatte, a meno di una ritrovata fiducia sui mercati internazionali e di maggiore certezza sul contesto competitivo interno.
Le imprese italiane sono però ora più forti dal punto di vista finanziario e patrimoniale.
- “Grazie” alla crisi molte imprese italiane si sono però ristrutturate dal punto di vista finanziario e patrimoniale, hanno una maggiore capacità di ripagare il debito ed è in atto un percorso virtuoso di risanamento e riposizionamento sui mercati.
- L’Italia risulta ben posizionata a livello europeo, ma rimangono forti eterogeneità: chi esporta presenta una produttività mediamente di EUR 25k più alta rispetto a chi opera unicamente a livello domestico.
- Il peso delle imprese esportatrici sul totale resta inoltre ancora contenuto (6%, contro il 12,7% della Germania).
Le cinque sfide ancora aperte.
- Internazionalizzazione e filiere verticali: occorre lavorare soprattutto sui tempi di pagamento, evitando che si creino circoli viziosi in cui le imprese si fanno da banca l’un con l’altra.
- Mercato interno: il punto di vista va spostato dall’Italia (che come mercato interno è inevitabilmente piccolissimo) all’Europa.
- Innovazione: occorre una politica industriale che renda possibile il trasferimento tecnologico tra imprese.
- Managerializzazione: elemento chiave per il futuro delle imprese italiane di tutte le dimensioni.
- Competenze: fondamentale continuare a investire in questo senso; dall’estero ci riconoscono ancora una grande competenza ma la fiducia è selettiva, e dobbiamo stare attenti al rischio paese.
Per tutte queste cose ci vuole finanza di medio/lungo periodo, orientata alla crescita.