Minibond: resilienza delle imprese italiane e nuove emissioni

Nonostante le turbolenze degli ultimi anni, l'economia italiana mostra segnali di robustezza, come si evince da un recente rapporto di Cerved Rating Agency, che stima oltre 1.100 aziende capaci di emettere fino a EUR 15 Mld in minibond nel 2024.  

Per redigere l’analisi, Cerved ha selezionato un campione di società non finanziarie con ricavi compresi tra EUR 5M e 500M: tra queste sono state individuate quelle in grado di emettere minibond senza compromettere il proprio equilibrio economico-finanziario, rilevando un numero di ben 1.133 aziende

I minibond sono un'ottima opportunità, perché offrono alle PMI emittenti uno strumento di finanziamento complementare, ossia una via alternativa per raccogliere fondi attraverso il mercato dei capitali, e agli investitori un modo per diversificare il proprio investimento.  

A differenza dei tradizionali bond emessi da grandi aziende o enti governativi, i minibond vengono emessi principalmente da imprese di dimensioni più ridotte, che desiderano ottenere finanziamenti senza ricorrere ai canali bancari. Gli investitori possono essere istituzioni finanziarie, fondi di investimento o family office alla ricerca di opportunità di investimenti che abbiano un rendimento più alto rispetto a quello offerto dai tradizionali strumenti finanziari, compensando così il maggior rischio associato al finanziamento di entità più piccole e potenzialmente meno stabili. 

Il mercato dei minibond, quindi, rappresenta un'opportunità per diversificare le fonti di finanziamento e accedere ai capitali a tassi di interesse competitivi, senza dover cedere quote di proprietà: da un lato, permettono di diversificare le fonti di finanziamento, riducendo la dipendenza dalle banche e migliorando la posizione negoziale dell'azienda; dall’altro, possono attrarre una base di investitori più ampia oltre il novero del ceto bancario. 

 

Caratteristiche e vantaggi per le imprese  

Questo strumento finanziario presenta una serie di vantaggi non indifferenti, ad esempio: 

  1. Offre condizioni di finanziamento più flessibili. I minibond possono avere durate e scadenze personalizzate, condizioni di rimborso più adatte alle esigenze specifiche dell'azienda e prevedere meccanismi per regolare eventuali situazioni di difficoltà future a fronte di una evoluzione inaspettata ed avversa dal mercato 

  1. Determina maggiore trasparenza, a causa della disciplina finanziaria che l'emissione di minibond impone. Le aziende devono fornire informazioni dettagliate e aggiornate ai potenziali investitori, il che può migliorare la governance e la gestione interna. Questo si traduce anche in un aumento della credibilità e della reputazione delle imprese sul mercato. 

  1. Include alcune clausole specifiche (dette covenant) che, sebbene restrittive, offrono maggiore sicurezza agli investitori e possono tradursi in condizioni di finanziamento migliori per l'azienda. 

Ma quali sono le imprese che possono accedere a questo strumento? 

Una società diventa un potenziale candidato per questo mercato di debito alternativo quando presenta determinate caratteristiche, tra cui: 

  • Stabilità finanziaria, le società candidate devono avere una solida base finanziaria, con flussi di cassa stabili e consistenti, una buona redditività e una bassa esposizione al rischio finanziario; 

  • Prospettive di crescita, ossia devono essere società che mirano a espandersi, investire in nuovi progetti o acquisire attività e, quindi, possono trovare nei minibond una fonte flessibile di finanziamento adatta a sostenere le proprie ambizioni di crescita; 

  • Struttura patrimoniale ben equilibrata, che non sono gravate da eccessivi livelli di indebitamento o da altre forme di finanziamento oneroso; 

  • Reputazione e governance, cioè una solida reputazione sul mercato e una governance aziendale trasparente. 

 

Il mercato italiano dei minibond oggi: il punto di vista Azimut Direct 

Il mercato italiano dei minibond si sta sviluppando grazie alla presenza di una robusta rete di intermediari finanziari e alla maggiore familiarità delle imprese con questo strumento di finanziamento. Gli investitori italiani mostrano un interesse particolare per i minibond emessi da società nazionali il cui taglio medio può variare significativamente a seconda delle dimensioni e delle esigenze specifiche dell'emittente. 

È indubbio che ci sia stato un decremento del numero di emissioni nel 2023, confermato anche nel primo trimestre 2024 come testimonia il nostro ultimo Barometro Minibond. Probabilmente, questo stato di cose si è verificato come conseguenza del rialzo dei tassi di interesse e alla maggiore facilità per le imprese di accedere al credito sotto forma di debito garantito lo scorso anno, grazie al forte supporto delle garanzie pubbliche. La raccolta dei fondi di private debt si è inoltre ridotta nel 2023 e questo contribuisce a spiegare la riduzione de volume di emissioni. 

Per il 2024, la situazione risulta più in equilibrio, con un mercato che recepisce i livelli di tasso attuali e con garanzie rimodulate: auspichiamo un maggiore accesso agli strumenti di finanza alternativa nel corso dei prossimi mesi, dato che le imprese hanno sempre più necessità di finanza per la propria crescita. 

Azimut Direct svolge un ruolo chiave nel facilitare l'emissione e la distribuzione dei minibond, assistendo le imprese nell'elaborazione della documentazione, nell’analisi del business plan, del posizionamento del mercato e attraverso la peer analysis, con successiva promozione del minibond agli investitori. 

Analisi
4 minuti
17.05.2024
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