Finanza per la crescita: cosa prevede la Legge di Bilancio 2021

Interessanti novità nella Legge di Bilancio 2021 per quanto riguarda la finanza garantita a supporto della liquidità e della crescita delle imprese italiane: viene infatti prolungata fino al 30 giugno 2021 l'operatività straordinaria del Fondo di garanzia PMI istituito presso Mediocredito Centrale e di Garanzia Italia gestita da SACE, e vengono introdotti incentivi alla quotazione e all’aggregazione aziendale. 
    
In linea di massima, per quanto riguarda le garanzie, fino a fine giugno le PMI continuano ad avere accesso a entrambe le tipologie, ma possono rivolgersi a SACE solo dopo aver utilizzato interamente il plafond MCC a disposizione, fino a un massimo di EUR 5M, mentre le Midcap da marzo potranno rivolgersi unicamente a SACE. 

Fondo di Garanzia PMI (MCC)

Il pacchetto di garanzie previsto dal Fondo PMI costituisce indubbiamente il più importante ed efficace intervento del Governo per controbilanciare gli effetti economici della crisi Covid-19. La Legge di Bilancio proroga le misure previste dal Decreto Liquidità fino al 30.06.2021. Tuttavia, come vedremo meglio nella sezione successiva, è previsto un graduale ritorno all’operatività ordinaria, tramite la progressiva migrazione delle Midcap su SACE

Viene inoltre aumentata la dotazione del Fondo per il periodo 2022-2026, mentre per quanto riguarda i finanziamenti fino a EUR 30.000 la durata del piano di ammortamento passa da 10 a 15 anni, con applicazione anche ai prestiti già erogati, previo adeguamento del tasso d’interesse alla maggiore durata.

Garanzia Italia (SACE)

Garanzia Italia SACE è lo strumento introdotto dal Decreto Liquidità per sostenere le imprese di dimensioni maggiori, con coperture comprese tra il 70% e il 90% e un costo differenziato a seconda della dimensione aziendale. Anche in questo caso la Legge di Bilancio 2021 prolunga fino al 30.06.2021 gli interventi inizialmente previsti fino al 31.12.2020, con alcune importanti novità. 

Innanzitutto, viene ampliata la gamma di operazioni possibili, con garanzia estesa a:

  • finanziamenti destinati in parte a rinegoziazione e consolidamento di debito pre-esistente, purché il finanziamento preveda l’erogazione di credito aggiuntivo pari al 25% dell’importo oggetto di rinegoziazione e a condizione che il rilascio della garanzia sia idoneo a determinare un minor costo;
  • cessione dei crediti pro-soluto, prestiti obbligazionari o altri titoli di debito emessi dalle imprese;
  • imprese di assicurazione, nazionali o internazionali, autorizzate all’esercizio del ramo credito e cauzioni.

In secondo luogo, dal 01.03.2021 al 30.06.2021 le società Midcap (imprese tra i 250 e i 499 dipendenti) potranno accedere esclusivamente a SACE, con garanzie concesse alle stesse condizioni offerte dal Fondo garanzia PMI MCC su un importo massimo garantito fino a EUR 5M (importo massimo che deve tener però conto della quota capitale non rimborsata su finanziamenti assistiti da garanzia MCC). Su queste operazioni dunque garanzie a titolo gratuito, e altresì nessun obbligo di gestione dell’occupazione attraverso accordi sindacali. Resta tuttavia il divieto di distribuzione dei dividendi o riacquisto azioni proprie.

Le Legge di Bilancio specifica, inoltre, che da luglio l’operatività di SACE sulle Midcap tornerà alle normali condizioni di mercato, con copertura fino all’80% dell’importo del finanziamento.

Due ulteriori misure a supporto della crescita delle PMI

Tra le ulteriori misure a supporto della crescita delle PMI, rilevano i nuovi incentivi fiscali per processi di aggregazione aziendale e il prolungamento per quelli relativi alla quotazione

In caso di fusioni, scissioni o conferimenti d’azienda, la Legge di Bilancio 2021 permette di trasformare in credito d’imposta le perdite fiscali o le eccedenze ACE (Aiuti alla Crescita Economica, agevolazione che consente di dedurre dal reddito d’impresa una somma che corrisponde al rendimento figurativo degli incrementi di capitale) maturate nel periodo di imposta precedente.

Altrettanto importante per sostenere e accelerare la crescita delle PMI è la conferma del credito d’imposta per spese di consulenza finalizzate alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione, come ad esempio l’AIM Italia. Il credito d’imposta è concesso in misura pari al 50% dei costi di consulenza sostenuti fino al 2021 per l’ammissione alla quotazione, fino a un massimo EUR 500.000. In questo caso, oltre allo stimolo alla crescita rileva anche il potenziamento dei canali alternativi al credito bancario per il finanziamento delle imprese italiane.

Quale dunque la strategia?

La migliore strategia per affrontare la crisi è investire, facendo leva sull’iniezione di liquidità resa disponibile dalle misure governative; La finanza assistita da garanzie pubbliche ha consentito alle banche di tornare a finanziare le imprese, e ad evitare un credit crunch analogo a quello del 2008. Un domani i costi dei finanziamenti bancari potrebbero aumentare, ma soprattutto potrebbe venire a mancare la liquidità. 

E’ dunque importante reperire oggi quante più risorse possibili per investire in progetti di crescita, e iniziare a guardare in termini concreti alle diverse soluzioni proposte dalla finanza alternativa, quali ad esempio il direct lending, i minibond, o anche il collocamento pubblico o privato di quote di minoranza.