Nel corso di questo secondo trimestre del 2022, il panorama italiano dei minibond si sta avvicinando ad un importante traguardo: quello delle 1.000 emissioni dal 2018 ad oggi, periodo in cui il mercato si è consolidato e focus delle nostre analisi. In questi ultimi 4 anni si registrano infatti 981 minibond per 741 emittenti unici e un controvalore di oltre EUR 5,9Mld.
In questo 2Q 2022, secondo le informazioni disponibili al momento, sono stati emessi 49 minibond per un ammontare complessivo pari a EUR 338,1M. Come ormai di consuetudine, la maggior parte delle nuove emissioni – 42 – è stata effettuata tramite collocamenti privati. È da evidenziare però una ripresa delle emissioni quotate nel giugno 2022, con ben 5 minibond – Keelt Group, Epico, Davis & Morgan, Meglioquesto ed Eagleprojects – collocati sul segmento ExtraMOT Pro3, per un controvalore di EUR 26,8M.
I valori medi delle nuove emissioni durante l’ultimo trimestre, indipendentemente dal mercato di quotazione, sono i seguenti:
- Taglio EUR 7,3M;
- Cedola annua 4,98%;
- Scadenza 3,9 anni.
Tra le operazioni in private placement del secondo trimestre 2022, segnaliamo quella di S.P., una tra le più grandi e moderne riserie in Europa. L’emissione obbligazionaria, di ammontare pari a EUR 5M e durata pari a 6 anni, è stata perfezionata grazie ad Azimut Direct. La nuova finanza è a supporto del programma strategico di presenza internazionale dell’azienda e del capitale circolante per ampliamento dei canali di fornitura, in un’ottica di diversificazione negli approvvigionamenti strategici della materia prima.
I dati di mercato al 30.06.2022
Dal 2018 ad oggi i minibond emessi in totale sono stati 981, di cui 146 quotati sul segmento ExtraMOT Pro3 di Borsa Italiana e 835 collocati privatamente, per un controvalore totale superiore a EUR 5,9Mld. Le caratteristiche medie rimangono sostanzialmente stabili a quanto già presentato nei precedenti numeri del Barometro: taglio di EUR 6,1M, cedola pari al 4,32% e maturity pari a 5,7 anni.
Per quanto riguarda la localizzazione geografica delle emissioni, il 70% delle emissioni si concentra in cinque regioni: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania e Piemonte per un controvalore di circa EUR 4,1Mld.
Di grande rilevanza è il forte incremento delle emissioni riguardanti obbligazioni Green, utilizzate per finanziare progetti sostenibili. In linea con una sempre maggiore attenzione per il tema della sostenibilità, negli ultimi tre anni il numero e l’ammontare di minibond Green è aumentato notevolmente, toccando quota 35 emissioni e EUR 172,3M di controvalore nel 2022. Tra queste, 24 emissioni – per un controvalore superiore a EUR 120M – sono da ricondursi al programma «Property Improvements Bonds» (PIB), promosso da LBO France per finanziare interventi di miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano.
Infine, continua il trend che vede una progressiva riduzione del fatturato degli emittenti. Nel 2022, sia il valore medio complessivo – EUR 46,7M – che il valore calcolato escludendo gli outlier (ovvero non considerando i dati inferiori al 5° e superiori al 95° percentile) – EUR 26,7M – risultano inferiori rispetti ai valori registrati nel 2021 – rispettivamente EUR 49,0M e EUR 31,2M. La progressiva riduzione del fatturato degli emittenti è segno che lo strumento minibond è sempre più accessibile anche per imprese di dimensioni ridotte.
Il punto di vista Azimut Direct
Il mercato italiano dei minibond in questa prima metà del 2022 si sta sviluppando a ritmi superiori a quelli del 2021, nonostante un contesto macroeconomico caratterizzato da prospettive meno ottimiste. Secondo le informazioni disponibili al momento, nei primi sei mesi del 2022 sono stati emessi 114 minibond, per un controvalore pari a circa EUR 760M. Nel primi sei mesi dell'anno precedente le emissioni erano state 80, per un controvalore di EUR 483. Mantenendo questi ritmi anche per la seconda metà dell’anno, si raggiungerebbero valori record sia per numero di emissioni che per controvalore complessivo, superando i già ottimi risultati ottenuti nel 2021.
"Come Azimut Direct crediamo nel continuo sviluppo del mercato dei minibond" sottolinea Francesca Bartoli, nostra responsabile analisi economiche - "Azimut Direct è la fintech del Gruppo Azimut dedicata all’economia reale nata per soddisfare i bisogni di finanza straordinaria delle imprese italiane attraverso strumenti alternativi al credito bancario come, appunto, i minibond. La nostra recente operazione con SP SpA è testimonianza concreta sia del nostro impegno a supporto delle imprese, sia della bontà dello strumento minibond per reperire i capitali necessari ai piani di crescita di un’azienda".