Il Bilancio di sostenibilità: un passo strategico per le imprese

Negli ultimi anni, il concetto di bilancio di sostenibilità è diventato centrale per le imprese di ogni settore: l'attenzione crescente verso le tematiche ambientali, sociali e di governance ha spinto le aziende a integrare nel proprio modello di business criteri ESG sempre più stringenti.

Il bilancio di sostenibilità non è solo un obbligo normativo per molte imprese, oggi, ma rappresenta anche un'opportunità strategica per migliorare la trasparenza, la reputazione aziendale e l’accesso ai finanziamenti. La recente Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ha rafforzato i requisiti di rendicontazione, aumentando il numero di imprese obbligate a redigere un bilancio di sostenibilità obbligatorio.

Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono i benefici per le aziende.

Bilancio di sostenibilità: definizione e importanza

Ma il bilancio di sostenibilità cos'è esattamente? Si tratta di un documento che offre una visione completa dell'impegno di un'azienda in ambito ESG, presentando le azioni intraprese e i risultati ottenuti in termini di impatto ambientale, sociale ed economico. Questo tipo di rendicontazione consente di comunicare con trasparenza agli stakeholder – dagli investitori ai clienti, fino ai dipendenti – l’impegno dell’impresa nel perseguire uno sviluppo sostenibile.

Il bilancio di sostenibilità ESG si sta affermando come uno strumento chiave per il posizionamento aziendale, in quanto permette alle imprese di differenziarsi nel mercato. Un bilancio sostenibile ben strutturato non solo risponde agli obblighi normativi, ma diventa un vantaggio competitivo per attrarre investitori responsabili e partner commerciali attenti alle performance ESG. Inoltre, la crescente pressione normativa e la richiesta di dati affidabili da parte degli stakeholder rendono sempre più rilevante la corretta redazione di un report di sostenibilità chiaro e completo.

L’obbligo di redigere il report di sostenibilità: la direttiva CSRD

Con la pubblicazione della CSRD nel dicembre 2022, l’Unione Europea ha introdotto nuove regole per la rendicontazione di sostenibilità, ampliando significativamente il numero di aziende soggette all'obbligo di redazione di un bilancio esg obbligatorio. Rispetto alla precedente direttiva NFRD, il numero di imprese coinvolte passerà da circa 11.700 a 49.000.

Nello specifico, devono redigere un bilancio di sostenibilità obbligatorio:

  • Le grandi aziende (quotate e non) con più di 250 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 40 milioni di euro o un totale di bilancio superiore a 20 milioni di euro;
  • Tutte le società quotate nei mercati regolamentati dell’UE, eccetto le microimprese;
  • Le aziende extra-UE che generano un volume di affari significativo all'interno dell'Unione.

L'obbligo di rendicontazione della CSRD per le imprese italiane entrerà in vigore in modo graduale. A partire dal 1° gennaio 2024, le prime aziende a dover rispettare i nuovi requisiti sono state quelle già precedentemente soggette alla direttiva NFRD, ossia le società quotate, le banche e le assicurazioni con più di 500 dipendenti, che dovranno pubblicare il loro primo bilancio di sostenibilità nel 2025.

Dal 2025, l'obbligo si è esteso a tutte le grandi imprese che soddisfano almeno due dei seguenti criteri: più di 250 dipendenti, un fatturato annuo superiore a 40 milioni di euro o un totale di bilancio superiore a 20 milioni di euro. Le PMI quotate avranno tempo fino al 2026, con la possibilità di richiedere una deroga fino al 2028. Dal 2028, poi, anche le aziende extra-UE con un fatturato superiore a 150 milioni di euro nell’Unione Europea e con una filiale o succursale significativa nell’UE dovranno adeguarsi.

Questo significa che, già dal 2025, un numero molto più ampio di aziende italiane dovrà conformarsi alla CSRD, segnando un passaggio cruciale verso una rendicontazione sempre più trasparente e strutturata della sostenibilità.

Questa nuova direttiva impone alle imprese di fornire informazioni dettagliate su rischi, opportunità, politiche, impatti e performance ESG. La correlazione tra dati finanziari e di sostenibilità diventa così un aspetto cruciale del bilancio socio ambientale, promuovendo un modello di impresa più responsabile e orientato al lungo termine.

L’importanza del bilancio ESG l’accesso ai finanziamenti

Uno dei principali vantaggi della rendicontazione ESG è la maggiore facilità di accesso alla finanza, sia ordinaria che agevolata. Un’azienda che redige un bilancio di sostenibilità dimostra un forte impegno nei confronti della trasparenza e della sostenibilità, aumentando la fiducia di banche, investitori e istituzioni finanziarie. Il report sostenibilità diventa, quindi, un criterio di valutazione fondamentale nei processi di credito e di investimento.

Le PMI, in particolare, possono trarre grande beneficio dalla redazione di questo documento, poiché dipendono in modo significativo dalle relazioni con clienti, fornitori, istituzioni pubbliche e lavoratori. Presentare un bilancio di sostenibilità ben strutturato può migliorare la reputazione dell’azienda e rafforzare il proprio posizionamento nel mercato, facilitando la creazione di nuove opportunità di business.

La sostenibilità, così, non è più solo una scelta etica, ma una leva di crescita e competitività per il futuro.

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4 minuti
20.03.2025
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