Crescita imprese: il ruolo del Private Equity

La ricerca di capitali per la crescita del business da parte delle piccole e medie imprese ha portato ad un incremento del ruolo del Private Equity.

Il Private Equity è una forma di investimento in cui i capitali vengono raccolti da investitori istituzionali o privati qualificati al fine di acquisire partecipazioni nel capitale di società (c.d. “società target”) non quotate in borsa.

 

I benefici del Private Equity

I fondi di Private Equity agevolano la crescita delle PMI attraverso l’apporto di capitale e di know – how. L’apporto di capitale permette, in un primo momento, di realizzare progetti di sviluppo e internalizzazione e permette di sostenere la società in operazioni di acquisizione.

Oltre all’intervento a livello finanziario, entrano come partner nella società, sostenendo la governance nelle scelte strategiche e gestionali e favorendo l’ampliamento delle relazioni commerciali e l’accesso ai mercati finanziari.

Un'analisi svolta da Pwc su dati 2021 in Italia mostra un importante aumento dei ricavi (6,5% CAGR) e del tasso di occupazione (6,0%) delle società partecipate da Fondi di Private Equity. Si evidenzia il forte gap rispetto alle performance realizzate dal mercato italiano in termini di PIL (+0,8%) e di tasso di occupazione (+0,2%).

IPO o Private Equity? Analisi dell’età media delle “matricole”

Il Private Equity viene spesso considerato come uno strumento alternativo rispetto alla quotazione in borsa (IPO). In realtà, i relativi Fondi possono intervenire nelle fasi di potenziale maggior crescita dell'impresa, che spesso si realizza prima di arrivare all’IPO.

Azimut Direct ha condotto un’analisi in merito all’età delle società oggetto di IPO su Borsa Italiana negli ultimi 10 anni, volta ad evidenziare come le società tendano a quotarsi in fasi più mature della propria vita aziendale.

età media imprese al momento della quotazione

Come evidenziato dal grafico, l’età media delle società al momento della quotazione è aumentata negli ultimi 10 anni. Considerato che le aziende realizzano una crescita più significativa nei primi anni successivi alla costituzione e che la crescita percentuale annua si attenua al maturare dell’azienda, al momento della quotazione, se questa avviene molto in là nel tempo, le “matricole” potrebbero aver già esaurito il loro massimo potenziale di crescita.

Possiamo quindi ipotizzare che un intervento del private equity nelle fasi precedenti l’IPO permetta alle imprese di accelerare la propria crescita e agli investitori di beneficiare di rendimenti maggiori.

 

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2 minutes
12.07.2023
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